La dott.ssa Giada Maslovaric psicologa, psicoterapeuta, supervisore e facilitator EMDR Italia. affronta il Il tema della plusdotazione, che ha visto in Italia un interesse crescente negli ultimi anni.
La plusdotazione non ha una definizione univoca, non è un disturbo da diagnosticare e quindi non ci sono criteri per definire una persona gifted. Si potrebbe considerare, infatti, come un modo diverso di essere intelligenti, non tanto nella quantità, ma nella qualità del pensiero, che non è lineare e sequenziale, quanto simultaneo nell’elaborazione dei dati.
A livello internazionale, troviamo Paesi che da decenni si occupano in maniera approfondita di alto potenziale. In Italia, l’interesse negli ultimi anni è cresciuto esponenzialmente, tanto che recentemente (2019) il Miur ha definitivamente accettato di inserire gli studenti plusdotati tra gli alunni con bisogni educativi speciali (BES). Questo permette alle scuole di dedicare piani di studio personalizzati, che valorizzino il talento spiccato e evitino il rischio di emarginazione a cui spesso vanno incontro.
Dal punto di vista psicoterapico seguire una persona plusdotata richiede attenzioni specifiche e una conoscenza approfondita del funzionamento specifico che riscontreremo a livello cognitivo.
Nel corso del podcast un’ultima riflessione verterà sull’adulto con plusdotazione in psicoterapia, su come riconoscerlo e su come eventualmente accompagnarlo a una valutazione specifica che potrebbe servire nel percorso terapeutico ad accompagnare al meglio il nostro paziente.
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La dott.ssa Giada Maslovaric psicologa, psicoterapeuta, supervisore e facilitator EMDR Italia. affronta il Il tema della plusdotazione, che ha visto in Italia un interesse crescente negli ultimi anni.
La plusdotazione non ha una definizione univoca, non è un disturbo da diagnosticare e quindi non ci sono criteri per definire una persona gifted. Si potrebbe considerare, infatti, come un modo diverso di essere intelligenti, non tanto nella quantità, ma nella qualità del pensiero, che non è lineare e sequenziale, quanto simultaneo nell’elaborazione dei dati.
A livello internazionale, troviamo Paesi che da decenni si occupano in maniera approfondita di alto potenziale. In Italia, l’interesse negli ultimi anni è cresciuto esponenzialmente, tanto che recentemente (2019) il Miur ha definitivamente accettato di inserire gli studenti plusdotati tra gli alunni con bisogni educativi speciali (BES). Questo permette alle scuole di dedicare piani di studio personalizzati, che valorizzino il talento spiccato e evitino il rischio di emarginazione a cui spesso vanno incontro.
Dal punto di vista psicoterapico seguire una persona plusdotata richiede attenzioni specifiche e una conoscenza approfondita del funzionamento specifico che riscontreremo a livello cognitivo.
Nel corso del podcast un’ultima riflessione verterà sull’adulto con plusdotazione in psicoterapia, su come riconoscerlo e su come eventualmente accompagnarlo a una valutazione specifica che potrebbe servire nel percorso terapeutico ad accompagnare al meglio il nostro paziente.
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